30 Maggio 2012

Migliori decisioni con poche informazioni?

Oggi diviene sempre più importante comprendere come fanno le persone a prendere decisioni quando il tempo è limitato, le informazioni disponibili sono inaffidabili, parziali o anche sovrabbondanti e l’orizzonte degli eventi futuri incerto, così come il comportamento degli altri individui con cui siamo in relazione.

Gerd Gigerenzer sostiene che l’abilità nel prendere decisioni si basa soprattutto su processi semplici e veloci, non strettamente logici, che ci aiutano a muoverci ed agire in situazioni complesse.

Molte decisioni rapide, legate a “sensazioni viscerali” sono infatti più efficaci di tanti ragionamenti logico-analitici e questo perchè nel nostro inconscio, l’evoluzione ha depositato, in milioni di anni, un insieme flessibili di schemi adattivi, una “cassetta degli attrezzi” per far fronte a ogni tipo di contesto e situazione.

Sappiamo più cose di quelle che riusciamo a esprimere grazie all’intuizione: una persona che parla bene la propria lingua può immediatamente dire se una frase è grammaticalmente corretta o meno, ma solo pochi sanno esprimere verbalmente i principi grammaticali della loro osservazione.

Numerose ricerche sperimentali confermano che avere meno informazioni, meno tempo o meno alternative spesso migliora la qualità delle decisioni.

Gigerenzer ci libera dalla fatica di liste mentali di “pro/contro”e soprattutto ci solleva dal dover elaborare complicati e spesso ingestibili modelli analitici tipici di processi meramente razionali. Suggerisce, invece, che è meglio affinare il repertorio cognitivo, emotivo e sociale che abbiamo acquisito e stratificato nel corso dei millenni.

L’intelligenza sociale, per esempio, si basa su potenti strumenti intuitivi tra la fiducia, l’inganno, l’identificazione, il desiderio, la cooperazione.

In fondo le decisioni importanti della vita (accettare o meno un lavoro, sposarsi, avere figli, ecc) non hanno a che fare solo con una lista di pro e contro razionali. Ricordarsene, suggerisce Gigerenzer, potrebbe aiutarci a vivere meglio.