16 Agosto 2012
Le imprese forti che faranno il domani
Le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, almeno quelle che hanno capito anticipatamente il cambiamento di contesto, sono già da tempo all’opera per rispondere alle novità: ne emerge un modo peculiare di fare impresa che riguarda contemporaneamente gli obiettivi, la strategia e l’organizzazione aziendale, ma anche il comportamento e i valori degli imprenditori e che portano a ridisegnare l’attività imprenditoriale:
- Fare meglio ciò che si è sempre fatto: le imprese forti hanno sviluppato la convinzione che saper fare bene una determinata attività e averlo dimostrato a sè e al mercato con i risultati raggiunti in tanti anni di lavoro, non significa automaticamente saperne fare altrettanto bene altre. Ne consegue una scarsa propensione alla diversificazione strategica come antidoto al cambiamento in corso. Cambiare completamente la propria combinazione strategica perchè ritenuta, anche a ragione, in crisi per inseguirne altre più alla moda significa snaturare una consuetudine tipica. Anche nei momenti più difficili, l’impresa forte ricerca idee strategiche a lei vicine: guarda lontano, fuori da sè per trovare soluzioni di prossimità. La specializzazione è portata alle estreme conseguenze secondo una logica di personalizzazione massima rispetto alle esigenze del cliente migliorando la qualità ed il servizio erogato.
- Saper fare innovazione: l’impresa forte persegue l’innovazione. Gli eccellenti risultati economici conseguiti non rappresentano da soli una certezza di un domani altrettanto effervescente e pertanto non devono costituire una barriera a nuovi investimenti, ma devono essere il trampolino per la ricerca di nuove opportunità. C’è un modo di concepire l’innovazione, meno tradizionale e diffuso, che la fa coincidere con l’azione, il cambiamento, in ultima istanza il movimento. Non è l’innovazione in senso assoluto, quella destinata a lasciare il segno tangibile e indelebile nel mondo scientifico e sul mercato, ma quella relativa alla storia della singola impresa nel segno della discontinuità e del cambiamento dei mezzi per conquistare continuità nei fini. Queste imprese apprendono, cambiano e innovano per osmosi dall’ambiente circostante: la scintilla del cambiamento viene spesso accesa dalla circostanza fortuita, dall’incontro casuale, dallo scambio di informazioni non programmato..
- Passare da una strategia fondata sulla riduzione dei costi a una tesa a realizzare qualità e servizio e saper progettare i confini aziendali in maniera flessibile: l’azienda che vorrà vivere attivamente il cambiamento dovrà principalmente:
- ri-internalizzare alcune funzioni aziendali,
- presidiare direttamente quelle fasi che sono tornate a essere critiche,
- perseguire laddove possibile una politica di nicchia attorno a prodotti e servizi di qualità,
- andar all’estero con la funzione commerciale più che con quella produttiva,
- stabilire accordi con aziende innovative che permettano di sperimentare e non solo fatturare,
- investire in formazione e non solo in impianti.