13 Marzo 2013

Il valore del capitale psicologico

Il capitale psicologico è una dimensione sovraordinata composta dalla fiducia in sè, dalla resilienza e dall’efficacia personale percepita rispetto agli atteggiamenti lavorativi, importanti antecedenti a loro volta del benessere individuale e dalla maggior parte dei comportamenti organizzativi desiderabili come performance elevate, comportamenti extra-role e di cittadinanza organizzativa, che inglobano tutte quelle condotte volontarie e vantaggiose che vanno al di là delle richieste lavorative ordinarie e dell’orario di lavoro previsto.

Il capitale psicologico determina la soddisfazione lavorativa e il legame affettivo tra persona e organizzazione. Le persone risultano maggiormente soddisfatte e raggiungono gradi maggiori di attaccamento, coinvolgimento ed identificazione con l’organizzazione con l’organizzazione se:

  • riescono a sopportare pesanti carichi di lavoro, a fronteggiare efficacemente ostacoli e difficoltà
  • a risollevarsi rapidamente da battute d’arresto, periodi di crisi e insuccessi recuperando al meglio energie e tranquillità (resilienza)
  • si sentono capaci di affrontare progetti importanti e innovativi in autonomia e senza indugiare
  • di rispettare le scadenze anche in periodi di sovraccarico lavorativo  e di proporre soluzioni originali ai problemi
  • instaurare e mantenere rapporti positivi con i colleghi, di guadagnare la loro stima e fiducia e di appianare le tensioni interpersonali (efficacia personale percepita)
  • persistono negli obiettivi assegnati e sono in grado di pianificare un ampio numero di possibilità e soluzioni per conseguire le proprie mete anche laddove gli altri si scoraggiano (fiducia in sè)