Workshop SQcuola di Blog "chi sono" e "dimmi una cosa intelligente"
La sera di venerdì 30 settembre all’interno della suggestiva cornice di Galleria San Ludovico in centro a Parma, i blogger con la guida di docenti LEN esperti in risorse umane hanno preso parte al workshop “chi sono” e “dimmi una cosa intelligente”.
Paola Ziliani spiega che gli studenti hanno praticato esercizi corporei ispirati ai principi della bioenergetica: musica rilassante (Enya : “Anywhere is”, “Only if”, “Orinoco flow”) per favorire i movimenti di appropriazione dello spazio, calibrazione del respiro e di interazione e contatto con se stessi e con il gruppo.
Anna Perna racconta gli esercizi nel dettaglio:
– Passaggio di energia nel grande gruppo: ci siamo disposti in cerchio e ci siamo passati energia attraverso un battito di mani. Lo scopo era rompere il ghiaccio e socializzare fisicamente visto che non si erano mai visti in un contesto diverso dalla rete, sciogliere eventuali imbarazzi attraverso un’attività ludica che creasse spirito di gruppo. Nel passaggio di energia è importante essere precisi attraverso le indicazioni del passaggio perciò è importante dare segnali chiari di comunicazione non verbale.
– Esercizio in piccoli gruppi sulla fiducia: i partecipanti si sono divisi in piccoli gruppi di 5 persone con una persona al centro che chiudendo gli occhi doveva lasciarsi andare sostenuta da tutto il gruppo. L’esercizio ha la finalità di fare sperimentare cosa significa fidarsi, affidarsi e offrire un sostegno solido.
Gli esercizi sono terminati con un massaggio rilassante di gruppo: un circolo virtuoso di massaggi reciproci, una coccola condivisa per abbassare le difese e le distanze interpersonali.
Paolo Vallicelli spiega il supporto dato agli studenti dagli esperti: “La auto presentazione è una delle capacità più complesse, un’altra tegola sui poveri blogger… Attraverso il lavoro di gruppo, il singolo blogger si è motivato ed orientato nella scrittura di una scaletta contenente i punti “cardine” della propria esperienza. Il lavoro si è basato sulla divisione dei 120 secondi in tre aree: apertura, corpo e chiusura con particolare attenzione alla ricerca di uno stile proprio nel raccontare, un linguaggio che potesse meglio rappresentarli. L’unico vero input è stata la ricerca di una modalità più personale possibile per creare una mini storia di sé in appena 2 minuti”
Agata Rakfalska in merito alle discussioni di gruppo ed individuali dice che: “Blogger che osservano la vita intorno, per poi raccontarla scrivendo su blog, devono anche imparare a gestire l’ansia da prestazione (molti dei blogger non hanno mai parlato davanti il pubblico). Abbiamo usato il metodo di anticipazione (proposta dall’approccio breve strategico). Durante gli incontri individuali abbiamo parlato su come trasformare lo stress in forza interna poter portarla fuori dai muri della SQcuola. Attraverso il dialogo strategico abbiamo cercato di smontare le trappole mentali che ognuno di noi si è creato (che moltiplicano lo stress relativo alle presentazioni). Ce l’abbiamo fatta!”
Infine Ester Aloisio racconta la simulazione: “a fine serata, non paghi degli sforzi fatti fare, abbiamo chiesto ai più coraggiosi di esporsi ulteriormente presentando la prima idea dei 120 secondi di fronte ai compagniucci di lavoro. Stanchezza, stress, ansia da prestazione, tensione pre palco, panico da impreparazione sono stati tutti ben più che superati. Noi non avevamo dubbi, dovevamo solamente farlo percepire a loro!”
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