7 Novembre 2011

Le compentenze del Mediatore in azienda

Vi sono situazioni organizzative in cui le competenze di Mediazione sono preziosi strumenti di gestione della relazione. Gestire un conflitto personale è differente rispetto alla capacità di essere un terzo neutrale, che aiuta altri a ricomporre un disaccordo.

Anche dal punto di vista dei ruoli sociali riconosciamo ad alcune persone di essere “buoni mediatori”; a volte si tratta di tratti individuali, attitudini più o meno sviluppate. Ma che fare se nel nostro team / organizzazione non vi sono buoni mediatori naturali?

E soprattutto che fare quando sia necessario sviluppare, codificare e diffondere queste competenze, in modo che diventino patrimonio aziendale e non solo individuale?

Saper come mediare è fondamentale poi nella relazione con il cliente,con i fornitori, con gli stakeholders dell’azienda in generale, laddove è necessario focalizzarsi sugli obiettivi aziendali e mantenere al contempo una relazione positiva.

E’ bene distinguere la tecnica della mediazione (trovare il punto di mezzo) che si riferisce alla gamma delle tecniche di gestione del conflitto, dalla capacità di mediare, che presuppone:

  • alte capacità relazionali,
  • di analisi degli interessi e bisogni delle parti in causa,
  • di analisi del contesto,
  • di tenuta di un setting percepito come sicuro e neutrale,
  • creatività,
  • intuizione,
  • buona competenza delle tecniche decisionali.

Tutto questo naturalmente può essere imparato e sviluppato in opportuni percorsi formativi, supportati in genere da training on the job, ovvero supervisione durante le attività da parte di un formatore esperto, che può fornire adeguati feedback rispetto alle performance.

Annarita Bergianti – Formazione, Coaching e Counselling – LEN