13 Giugno 2012

La valutazione dei talenti femminili. Ancora utopia in Italia??

La rappresentanza femminile ai vertici delle imprese in Italia è bassissima: la cosiddetta “leadership femminile” vale in Italia un misero 4% e ci posiziona in coda alle classifiche internazionali, staccati anche da Bulgaria e Romania (12% ciascuna)
Un’evidenza come questa non può che aprire una riflessione sul valore effettivo della meritocrazia e, più specificamente, su quanto i criteri di valutazione dei talenti femminili nelle imprese siano oggettivi e gender neutral.

Questa riflessione appare ancora più urgente alla luce di numerose ricerche, che dimostrano come una maggiore rappresentanza femminile ai vertici porti a organizzazioni più armoniche e rispettose dei valori e con migliori performance dal punto di vista economico-finanziario.

Sembra dunque che i tempi siano maturi per introdurre in azienda valori e capacità tipicamente femminili. Il prossimo step sarà quello di agganciarli ad una valutazione che riprende e valorizzi le differenze.